Giuseppe Sereni
Spoleto 1823 – 1888
Il dipinto ritrae Pietro Fontana, uno dei più brillanti esponenti della cultura spoletina della prima metà dell’Ottocento strettamente legato all’ambiente artistico e letterario romano, nonchè politico lungimirante e studioso dell’arte e della realtà locale.
A lui si deve una seria e accurata campagna di recupero e di salvaguardia del ricco patrimonio culturale cittadino e il forte impulso dato alla Pinacoteca comunale, grazie al distacco da lui promosso degli affreschi dello Spagna dalla Rocca, che correvano seri pericoli di conservazione, facendoli trasportare nel Palazzo comunale dove sono conservati ancora oggi.
Come si evince dall’iscrizione posta sul retro della tela, il ritratto qui presentato venne realizzato da Giuseppe Sereni “pittore spoletino” di orientamento purista formatosi probabilmente nella città natale seguendo gli esempi di Pietro Gagliardini e Cesare Mariani oltre che del più noto tra i pittori spoletini dell’800, Giovanni Catena.
Nel 1845 risulta documentato a Roma, dove probabilmente si trasferì per studiare e dove si inserì nella cerchia degli allievi di Tommaso Minardi, ottenendo più tardi la commissione per un affresco nella basilica di San Paolo fuori le Mura (Conversione del cancelliere Filippi, 1857).
Il dipinto della Madonna con il Bambino e Santi presente nel santuario della Madonna della Stella, realizzato in età matura dal Sereni, costruito su eterogenei modelli cinquecenteschi uniti a una garbata forma purista, procurò al pittore una certa fama e diverse commissioni anche a Roma.
Il ritratto di Pietro Fontana, realizzato dal Sereni ancora molto giovane, è l’unico lavoro che testimoni l’attività del Sereni a Spoleto. In questo dipinto il pittore spoletino lo ritrae in un abbigliamento tipicamente ottocentesco e con lineamenti austeri che dimostrano un’età ormai avanzata.