Gianfranco Notargiacomo (Roma, 1945), ha esposto a Roma negli anni Settanta presso Galleria La Tartaruga e la Galleria La Salita, partecipando nel 1980 alla mostra ideata da Flavio Caroli Magico Primario, presso il Palazzo dei Diamanti a Ferrara. Nel 1982, nel 1986 e nel 2011 è invitato alla Biennale di Venezia e tiene negli anni Ottanta mostre personali a Castel Sant’Elmo a Napoli, Casa del Mantegna a Mantova, Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza di Roma, Palazzo Reale di Milano. Nel 2009 tiene la mostra Le nostre divergenze 1971-2009 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Nel 2011 è in Cina, prima a Hangzhou, al Zhejiang Daily Ideal Culture Development Company, poi a Shanghai, al Museo Heng Yuanxiang, dove realizza due grandi Takète. Sculture di legno verniciato in modo disomogeneo e gestuale, dalle forme acuminate, d’assalto, postfuturiste, sono il tratto più caratterizzante dell’estetica sintetica dell’artista, che tra 2019 e 2020 ha tenuto una mostra personale presso Palazzo Collicola dal titolo Convergenze, esponendo la celebre serie degli Omìni mostrati per la prima volta nel 1970 alla Tartaruga di Roma, oltre a 9 Takète, tra cui alcuni monumentali. Proprio uno dei Takète esposti a Palazzo Collicola è stato poi donato alla Galleria d’Arte Moderna di Spoleto. Una scultura per certi versi ironica, presenta visioni pittoriche differenti per ogni lato, essendo composta di spigoli e elementi bidimensionali che avvitati insieme formano un volume virtuale, un gioco di incastri antigeometrico, dinamico e asimmetrico.
Nel 2013 al Forte Malatesta di Ascoli Piceno si tiene l’antologica A grandi linee. Tra le numerose collettive Notargiacomo partecipa alla VIII e alla XI Biennale de Paris e alla Biennale di Sydney ed espone alla Hayward Gallery di Londra, al Frankfurter Kunstverein di Francoforte, al Museo di San Paolo del Brasile, al Taiwan Museum of Art, oltre a essere presente nella collezione Artisti Italiani del XX secolo alla Farnesina del Ministero degli Affari Esteri. È stato docente presso l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila, di Firenze e di Roma, dove nel 2015 riceve il titolo Maestro Accademico Emerito.

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