Beverly Pepper

Sala 1

(Brooklyn, 1922)
Una delle poche se non l’unica scultrice che abbia lavorato a opere monumentali in acciaio e ferro alla pari di scultori come David Smith, Richard Serra o Eduardo Chillida, iniziò a utilizzare il metallo e la saldatura nel 1962 (aveva lavorato fino ad allora il legno), stimolata dall’invito che le estese Giovanni Carandente in occasione della rassegna Sculture nella città - Spoleto 62, che ha costituito per lei un trampolino di lancio.  Ancora oggi all’ingresso sud della città di Spoleto è visibile Gift of Icarus, realizzato nel 1962 per quella manifestazione.
L’uso ricorrente dell’acciaio corten a partire dagli anni Sessanta fa di Beverly Pepper un vero e proprio precursore di un materiale che tanta fortuna avrebbe avuto nelle vicende dell’arte contemporanea “tardoindustriale”. 

Autrice oltre che di opere monumentali anche di architetture spaziali che si integrano perfettamente nell’ambiente come interventi di land art, formando veri e propri teatri naturali o piazze urbane attraversabili, Pepper concepisce la scultura come forma totemica e arcaica, ricca però di dinamismo e flessuosità, come dimostrano le tipiche sculture a nastro che negli anni ‘60 hanno caratterizzato i suoi intrecci, di cui la Galleria d’Arte Moderna di Spoleto possiede ben sei esemplari, dono dell’artista.
Pepper ha scelto fin dall’inizio degli anni ‘70, dopo lunghi soggiorni passati a Roma, di trasferirsi insieme al marito (noto giornalista americano da cui prenderà l’attuale cognome, essendo quello di origine Stoll) a Todi (celebri a questo proposito le quattro Todi Columns collocate nel 1979 nella piazza medievale della città), sua patria adot- tiva, presso cui ha stabilito parte della sede della sua Fondazione e fatto un’importante lascito permanente per un parco di sculture.
Sue spettacolari installazioni e progetti ambientali sono inoltre ancora oggi visibili in ogni angolo del mondo, da Minneapolis a New York, da Barcellona a Calgary, da Saint Louis a Zurigo, dalla Fattoria di Celle di Pistoia al Parco di Sculture di Brufa di Torgiano, da L’Aquila a Cassino, da Assisi e Todi, mentre memorabili rimangono le esposizioni di sculture in corten, acciaio lucidato e ferro presso il Metropolitan Museum di New York, il Forte del Belvedere di Firenze, il Palais Royal di Parigi e l’Ara Pacis di Roma. 

Palazzo Collicola

Contatti

Piazza Collicola 
06049 - Spoleto (Pg)
www.palazzocollicola.it

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Galleria d'Arte Moderna  
Giovanni Carandente
Spoleto

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